giovedì 30 giugno 2011

Impianti fotovoltaici stand alone

Esistono impianti fotovoltaici non allacciati alla rete che si chiamano stand alone, ovvero a isola, che diversamente dagli impianti "grid connect" di cui si parla più spesso, vivono una vita a se, poiché non sono interconnessi alla rete pubblica di distribuzione. L'impianto fotovoltaico stand alone provvede direttamente alla produzione e all'erogazione dell'elettricità necessaria per l'intero fabbisogno energetico; in altri termini, si tratta di un impianto fotovoltaico elettricamente isolato e autosufficiente. Rispetto agli impianti connessi, cambiano alcune cose: dal punto di vista tecnico, questi impianti necessitano obbligatoriamente di un accumulatore di energia, e di alcuni altri accorgimenti, mentre dal punto di vista economico, non possono naturalmente usufruire delle tariffe incentivanti messe a disposizione dal GSE. Al pari delle batterie, non è da meno il ruolo del dispositivo interposto tra il pannello e la batteria - il cosiddetto "regolatore di carica" - che riveste una grande importanza nell'efficienza dell'impianto. La sua funzione è, infatti, quella di regolare il flusso di energia elettrica dai pannelli alle batterie, evitando che queste ultime si carichino o si scarichino troppo, cosa che ne potrebbe causare il danneggiamento. Detto questo, il funzionamento di questi impianti è alquanto intuitivo: i pannelli fotovoltaici catturano l'energia solare nelle ore diurne e in presenza di luce e vanno ad alimentare la batteria-accumulatore. Nelle ore notturne, o in assenza di luce, l'enerhia accumulata viene rilasciata al sistema. Per quanto riguarda l'efficienza dell'impianto, valgono le stesse regole più volte richiamate per i pannelli connessi alla rete: l'inclinazione dei pannelli fotovoltaici e la loro esposizione ne determinano il rendimento e anche in questo caso la producibilità dell'impianto è massima se i pannelli sono orientati a sud. Laddove possibile, dunque, si consiglia di dotare l'impianto di un sistema di inseguimento del Sole. Gli impianti fotovoltaici stand alone sono perfetti per la segnaletica stradale fotovoltaica, lampioni, baite e abitazioni isolate, imbarcazioni e camper.Questi impianti, inoltre, possono essere anche una soluzione vantaggiosa in quelle situazioni in cui i consumi di energia sono talmente bassi da non giustificare il costo dell'allacciamento alla rete.

Cosa serve per realizzare un impianto fotovoltaico stand alone?

  1. Il campo fotovoltaico, composto da uno o più moduli fotovoltaici, senza il quale non si potrebbe catturare l'energia solare.
  2. Il regolatore di carica, che gestisce e stabilizza l'energia raccolta all'interno del sistema; serve ad ottimizzare la durata di vita delle batterie, poiché provvede a distaccare il campo fotovoltaico dalla batteria nel caso in cui quest'ultima sia carica e nei casi di bassa tensione (cioè in assenza di luce) o di ritorni di tensione dall'accumulatore al modulo.
  3. Le batterie, indispensabili per accumulare l'energia non utilizzata e per renderla disponibile quando i pannelli non sono in grado di soddisfare la richiesta energetica, per esempio di notte. Possono essere presenti una o più batterie ricaricabili, connesse in serie o in parallelo. 
  4. L'inverter, che serve a convertire la corrente continua (DC) in corrente alternata (AC), cioè in quella utilizzabile dagli elettrodomestici.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?