lunedì 20 giugno 2011

Energia rinnovabile dai palloni aerostatici

I palloni aerostatici possono elevarsi al di sopra delle nubi, captando i raggi solari anche in caso di maltempo e la loro forma sferica, offrendo sempre un'ampia superficie esposta, li rende indifferenti al percorso solare. L'impiego di strati di silicio amorfo a film sottile applicati sull'involucro esterno permette l'ottimale sfruttamento della radiazione riflessa dalle nubi e dall'atmosfera anche sulle superfici non direttamente investite dai raggi solari. I palloni possono avere una forma toroidale che ne permette l'incolonnamento, in modo da massimizzare la quantità di energia raccolta: la superficie effettivamente esposta risulta, infatti, molto elevata rispetto al volume di ciascun pallone. A terra, nel punto di ancoraggio, è previsto un sistema modulare trasportabile composto da bombola di elio, batteria d'accumulo, strumentazione di controllo e regolazione, inverter per la trasformazione della corrente continua in alternata per consentire il consumo diretto. Un insediamento anche densamente edificato può essere approvvigionato di energia elettrica indipendentemente dall'effettiva disponibilità di superfici a terra o sulle coperture dei fabbricati.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?