domenica 6 febbraio 2011

Impianto di climatizzazione geotermica

Gli impianti geotermici sfruttano il calore proveniente dal sottosuolo; si tenga infatti conto che la temperatura del terreno è pressoché sempre costante e che in Italia è compresa in un intervallo tra 12 e 18 gradi. In questo modo possono essere climatizzati gli edifici. Un impianto geotermico può dunque tranquillamente sostituire i tradizionali climatizzatori: producono infatti aria fredda, aria calda e acqua calda sanitaria, indipendentemente dalle temperature esterne e per 365 giorni all'anno. Se per tutti gli edifici di nuova costruzione l'impianto geotermico può essere progettato e realizzato senza alcun problema, diverso è il discorso per gli edifici esistenti. Bisogna infatti considerare che per la realizzazione di questi impianti occorre avere a disposizione un certo spazio all'esterno dell'edificio che permetta lo svolgimento degli scavi e trivellazione per la posa in opera delle sonde. In caso di edificio in fase di ristrutturazione, si tenga però conto che si può usufruire delle detrazioni fiscali del 55%.

Un impianto di climatizzazione geotermica è composto da alcune sonde che attraversano il terreno, il cui compito è quello di captare il calore. Le sonde possono essere poste in direzione verticale (raggiungendo e superando in alcuni casi i 100 metri di profondità) o in direzione orizzontale (posti a 1 o 2 metri di profondità). Un altro elemento fondamentale dell'impianto è la pompa di calore elettrica, installata all'interno dell'edificio. La pompa permette di trasferire il calore dal terreno all'ambiente interno in fase di riscaldamento; nella fase di raffrescamento questo ciclo viene invertito. Si ricorda che la pompa di calore utilizza elettricità.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?