martedì 18 gennaio 2011

Sanyo lancia la nuova serie dei moduli HIT

Sanyo ha superato il proprio record di efficienza. Infatti, l'azienda di riferimento nel fotovoltaico lancia la serie dei moduli HIT in grado di raggiungere prestazioni mai viste prima: il nuovo HIT N235SE10 presenta celle con un'efficienza pari al 21,1% e una potenza nominale del modulo di 235 W. L'Hetero junction with Intrinsic Thin-layer (HIT), basa la sua altissima efficienza energetica sull'utilizzo esclusivo e combinato di alcune soluzioni tecnologiche.

Le celle HIT hanno raggiunto in laboratorio il 23% di efficienza in condizioni di irraggiamento standard, e questa tecnologia utilizzata a livello di produzione industriale garantisce un'efficienza stabilizzata del 21,!%, come detto in precedenza. La struttura delle celle HIT è composta da un wafer di silicio monocristallino supportato da uno strato di silicio amorfo ultrasottile che consente una maggiore conversione dell'irraggiamento solare e minori perdite di potenza grazie agli ottimi coefficienti termici.

La temperatura ha una forte influenza sui moduli fotovoltaici. Quando questa aumenta, la capacità di generare tensione e la potenza generata nelle ore di maggiore irradiazione si riducono. Diminuendo la temperatura, aumenta la tensione che in alcuni casi, se non ben valutati, può causare seri danni al sistema fotovoltaico. La superiore stabilità termica del modulo HIT rappresenta perciò un vantaggio anche in termini economici.

Inoltre, mentre l'attuale serie di moduli N utilizza celle con due contatti elettrici, la nuova serie N utilizza celle con tre contatti. Riducendo lo spazio tra un collegamento e l'altro, la nuova soluzione Sanyo permette di ridurre le perdite elettriche nella cella. I circuiti principali della cella sono più sottili aumentando così l'area attiva e migliorando la capacità di assorbimento della cella stessa, il che porta ad una maggiore efficienza.

Infine, ma non ultimo, i nuovi moduli utilizzano un vetro dotato di un rivestimento antiriflesso che permette di ridurre le perdite di dispersione e riflesso della luce solare. In tal modo le celle assorbono più luce solare e raggiungono una maggiore efficienza. Ciò costituisce un vantaggio nelle ore mattutine e serali, quando il Sole è posizionato ad un'angolazione molto bassa rispetto al modulo. In queste condizioni si realizza quindi una maggiore resa.

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