lunedì 22 novembre 2010

Come ottenere biodiesel dalle biomasse grazie ad un batterio

Dovremo iniziare a guardare con occhi diversi i batteri, specie l'escherichia coli, un batterio che ha per habitat naturale il nostro intestino e quello di altri animali a sangue caldo. In futuro, infatti, grazie al batterio potremmo produrre biodiesel dalle biomasse e dagli scarti agricoli, senza intaccarele produzioni destinate al consumo alimentare. Lo sostengono i ricercatori dell'University of California di Berkeley, che hanno pubblicato sulla rivista scientifica "Nature" i risultati del loro studio. Specie nei Paesi poveri, la produzione di biodiesel sottrae risorse all'uso alimentare perché il bioetanolo, necessario alla produzione di carburante, si ottiene dalla fermentazione di canna da zucchero, vinacce, cereali, amidacei e, in generale, piante ricche di zucchero. Invece l'azione dell'escherichia coli sarebbe in grado di scovare, digerire ed ottenere gli zuccheri anche a partire dalla cellulosa, ottenendo biodiesel, così, anche da altre colture (come mais e grano) ma, soprattutto, da legno, paglia, scarti agricoli, rifiuti organici e biomasse in genere, senza usare le risorse destinate al consumo alimentare.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?